Ripristinato il fondo per i centri antiviolenza

Strano, molto strano che questa notizia sia passata inosservata! Poche tracce su Google, poche sulle notizie. Ieri qualcuno si chiedeva cosa stesse succedendo: alcuni centri antiviolenza non sapevano del taglio ai fondi, altri lamentavano il taglio, altri ancora dicevano che i fondi erano stati ripristinati. Allora è partita l’inchiesta ;-).
Prima trovo qualche traccia su un forum di finanza, in un post del 1 luglio ore 17:07 si parla del Decreto legge fiscale, e delle modifiche alle coperture (cioè i fondi da cui si intendeva prelevare soldi per coprire, appunto, questo Dl). Nel concreto:

Sono poi state introdotte modifiche alle coperture. Venendo incontro ad alcune richieste della stessa maggioranza, l’Esecutivo ha rivisto alcuni tagli, ripristinando fra gli altri 77 milioni di ecobonus per le autostrade del mare, 20 milioni per il fondo antiviolenza sulle donne e 10 milioni per il fondo solidarieta’. Ai lavori socialmente utili viene riassegnato
un milione.

Poi il comunicato stampa sul sito del PD, in cui festeggiano il successo: ottenuto il ripristino grazie all’impegno delle deputate del PD, che hanno fortemente protestato contro il taglio dei fondi per i centri antiviolenza. Dopo, nella rassegna stampa di Articolo 21, leggo anche che, secondo la senatrice Cinzia Bonfrisco:

Il ripristino dei fondi contro la violenza alle donne è il frutto di un impegno assunto personalmente dal Ministro Carfagna, durante un question-time in Senato

Ma insomma, i conti non tornano! Tutti vogliono essere i fautori della buona nuova, ma evidentemente le cose non sono così chiare, altrimenti avrebbero pubblicizzato di più questa notizia. O forse siamo tutti troppo impegnati con le belle parole di Berlusconi?
Vediamo, si comunica il taglio ai fondi e tutte le persone intelligenti si ribellano. La ministro Carfagna sottolinea il valore della famiglia, anzi sottolinea il fatto che “solo” il 2.8% delle donne che subiscono violenza si rivolgono a un centro antiviolenza – ma cosa si aspetta per agire, il massacro? Dopo cambia idea e dice alla camera dei deputati che sì, in fondo fanno un buon lavoro, che i soldi ci sono. Su questo non ci piove, fondi c’erano, quelli tagliati erano aggiuntivi, tenuto conto del fatto che gran parte dei centri antiviolenza e delle associazioni sussistono grazie al lavoro di volontari (visto con i miei occhi).
Non si capisce bene chi ha fatto cosa, ma il risultato è, alla fine, positivo: fondi ripristinati. Bisogna vedere cosa si farà in futuro per migliorare la situazione.
Nel nostro piccolo, cerchiamo di capirne di più, di essere più informate e di diffondere la conoscenza su queste tematiche. Non abbassiamo la guardia, rimaniamo in veglia!

Author Mariela De Marchi Moyano Category Potpourri 2 Comments

Taglio vergognoso: countdown

Bene, manca poco! Ne parla già Sara, ci stiamo avviando verso un percorso impegnativo e di largo respiro. Tra una decina di giorni partirà un blog per parlare sulla donna, la dignità, il rispetto. L’idea è nata a proposito del taglio ai fondi per la lotta contro la violenza sulle donne, ma non vogliamo limitarci all’urgenza di un momento. Vogliamo approfondire queste tematiche, portare avanti una riflessione acuta e critica, discutere, dialogare, informare. Riunire in un posto (quasi) tutte le risorse che sono già disponibili in rete. Riuscire a mantenere vive le coscienze: per una società più giusta ci vogliono individui più giusti, più attenti. Bando all’indifferenza, dunque.
Intanto partiamo con un banner da incollare qua e là, magari collegato all’indirizzo del tumblr dove archiviamo materiale informativo.

Author Mariela De Marchi Moyano Category Potpourri 3 Comments

Taglio vergognoso: dalla rete le reazioni

Bene, si cominciano a sentire più voci nella rete. Sempre a proposito del taglio vergognoso che l’attuale (s)governo intende approvare a luglio prossimo: via 20 milioni per la lotta contro la violenza sulle donne. Sara ha fatto un elenco di link in cui se ne parla. Io ho cominciato a raccogliere tutto ciò che trovo sul mio del.icio.us con il tag “taglio_vergognoso“.

Per rendere la cosa attiva per diverse settimane – ce n’è di strada da fare fino a luglio! – sarebbe ideale realizzare un piccolo banner da mettere nei blog o siti web. Chi se ne può occupare? Ho appena creato il gruppo No al taglio vergognoso su Facebook, potete crearne altri in tutte le reti possibili e immaginabili. Non dimenticate di segnalarlo su Facebook o qui sui commenti!

Author Mariela De Marchi Moyano Category Potpourri 21 Comments

Tam-tam per parlare del taglio ai fondi per la lotta contro la violenza sulle donne

Avevo scritto sul taglio ai fondi contro la violenza sulle donne, che l’attuale governo prevede di approvare – a luglio prossimo, nel pieno del calore estivo e del rilassamento generalizzato. Questo non è l’unico taglio, ma mi pare particolarmente grave. Ne vogliamo parlare? Si sono sentite le voci di Veru, Sara, Paola, Sorelle d’Italia, l’onorevole Ghizzoni. Suvvia, si fa tanto rumore per il web 2.0, Al Gore, la sporca trentina, barcamp di ogni sorta… ci diamo da fare con un argomento impegnativo?
Metto come tag “taglio_vergognoso”, ma se avete migliori suggerimenti scriveteli nei commenti.

Author Mariela De Marchi Moyano Category Potpourri 6 Comments

Lotta contro la violenza sulle donne: via i finanziamenti

Ho saputo dal blog di Veru che sono stati spazzati via (rimandati a futura data, dicono con un eufemismo) i finanziamenti per la lotta contro la violenza sulle donne. Non c’è che dire, il nuovo governo dà il meglio di sé.
Le associazioni del settore si danno da fare tantissimo, ma potrebbero ottenere risultati ancora migliori se ci fossero i fondi. Non solo associazioni, ma anche istituzioni ufficiali preposta all’aiuto nei momenti di difficoltà. Per ottenere aiuto bisogna spesso aspettare molto tempo, a meno di non rientrare in casi di effettiva urgenza – maltrattamenti fisici gravi e rischio di morte. Quindi spesso chi ha già fatto fatica ad affrontare una situazione di per sé dolorosa, deve ancora portare pazienza per semplici questioni di budget governativo. Triste.
Si sa per certo che le statistiche circa questi argomenti sono alquanto approssimative, che i casi che emergono sono solo la punta del iceberg. Anzi molte donne non hanno nemmeno la consapevolezza di essere maltrattate, perché pensano che sia normale che le cose vadano così, che il partner abbia un “carattere difficile”, che sia un “brontolone” – nei casi più light.
Per saperne di più, la notizia è stata ripresa da Essere donna oggi e Arcidonna, per dirne due.