Qualcuno di voi ha avuto amici per corrispondenza, prima che ci fosse il web? Io mi sono scritta per diverso tempo, da quando avevo 14 a 20 anni circa, con sconosciuti di tutto il mondo (è così che ho migliorato il mio inglese, tra l’altro). Ho pure ritrovato uno di loro qui su Facebook!
All’epoca si creavano dei piccoli libretti, di poche pagine e di solito delle dimensioni dei post-it, in cui si scriveva il proprio indirizzo, hobby e interessi, e si mandava a qualcun altro che faceva la stessa cosa e poi lo passava a un altro, e così via finché si riempiva e te lo rispedivano. Si chiamavano friendship book e questo nome veniva abbreviato in “fb”! Vedi le coincidenze, i giri della vita… C’erano abbreviazioni per ogni cosa, lo spazio era poco e dovevi conoscere il codice per capirci qualcosa – e ribadisco che non c’erano i motori di ricerca, quindi ci voleva arguzia e intuito e pazienza e dedizione.
Insomma, alla fine ti arrivava a casa un libretto pieno di indirizzi, colorato, decorato in modi assai creativi perché ognuno compilava cercando di far trasparire la propria personalità. Il tuo indirizzo faceva il giro del mondo e ti arrivavano lettere sorprendenti dalle persone più disparate, trovavi chi condivideva le tue passioni e ossessioni – ho collezionato cartoline per un po’, ho fatto scambi del tipo “ti mando francobolli e tu mi mandi una foto del tuo paese”. Ne conservo ancora qualcuno, lo custodisco con affetto.
Mi è venuto in mente tutto questo quando ho visto questa campagna di crowdfunding su Kickstarter, che in parte richiama quello spirito. Punta alla valorizzazione della scrittura epistolare, tuttora un mio grande amore e con cui sono pure nati grandi amori e amicizie, non avrei potuto lasciarmi scappare questo bel progetto. Poi vi racconterò. Con una lettera